Pixy Liao
Pixy Liao (nome d’arte di Yijun Liao), nata e cresciuta a Shanghai (1979), in Cina, è un’artista attualmente residente a Brooklyn. In seguito all’ottenimento di un MFA in fotografia all’Università di Memphis e dopo l’incontro con un musicista giapponese più giovane di lei, Moro, ha iniziato a sfidare le sue stesse opinioni su come un uomo e una donna dovrebbero comportarsi in una relazione eterosessuale.
Experimental Relationship (2007 – in corso)
Difatti, è principalmente conosciuta per la sua serie “Experimental Relationship Vol.1 2007-2017″, pubblicato da Jiazazhi Press nel 2018. La serie ritrae il suo giovane fidanzato giapponese, Moro. Si tratta del racconto visivo di un amore libero, un legame che trasgredisce le etichette e le abitudini, che abbatte i retaggi culturali e gli stereotipi di genere. L’elaborata fotografia raffigurata, infatti, sfida le norme di genere riguardo ai media e all’espressione sessuale.
“Da donna cresciuta in Cina, ho sempre pensato che avrei potuto amare solo qualcuno di più vecchio e maturo di me, qualcuno che potesse farmi da protettore e da mentore. Poi ho incontrato il mio attuale fidanzato, Moro. Lui ha cinque anni in meno di me, e questo ha sconvolto il mio concetto di relazione, lo ha capovolto. Sono io quella con più autorità e potere. Uno dei miei amici maschi mi ha persino chiesto come ho fatto a scegliere un fidanzato nello stesso modo in cui un uomo si sceglierebbe la ragazza. E a quel punto ho pensato, ‘E’ vero, è esattamente quello che sto facendo! Perché no?’” rivela Pixy.
Il fidanzato è spesso raffigurato nudo, ma Pixy si avvale spesso della censura e delle posture, che vengono utilizzate principalmente da modelle e attrici femminili, per nascondere i sessi. La sua fotografia tenta di cambiare il modo in cui la società vede la nudità e i media attraverso la lente di una prospettiva completamente nuova.
“Ho iniziato a sperimentare con questa relazione. Ho cominciato a inscenare tanti tipi di situazioni davanti alla fotocamera e a esibirmi assieme a Moro. Le mie foto esplorano le tante possibilità delle relazioni eterosessuali, mettono in discussione ciò che è la norma nelle relazioni eterosessuali. Cosa succede se l’uomo e la donna si scambiano i ruoli sessuali e di potere? Poiché il mio ragazzo è giapponese, mentre io sono cinese, questo progetto descrive anche una relazione di amore e odio” si legge sul sito dell’artista.
Le fotografie di Pixy rivelano, attraverso un dialogo non verbale ma fatto di gesti, di sguardi, di stati d’animo, di messaggi silenziosi, una storia viva e genuina, anti-tradizionalista, episodi quotidiani di un’autobiografia sentimentale.
Con humor e grazia, in forma di ritratti, mette a nudo la sua vita privata come fosse un esperimento d’arte, e da dieci anni scrive per immagini un diario intimo del suo rapporto affettivo, mette in scena una serie di divertenti siparietti in cui sovverte le convenzionali dinamiche di potere del ruolo uomo-donna, e svela senza pudore e con tenerezza il lato più fragile del suo fidanzato.
Pixy e Moro, sempre protagonisti e artefici dell’autoscatto (spesso premuto insieme), anche quando compaiono da soli, giocano con le dinamiche che muovono il mondo. Prendendo spunto da sensazioni e consapevolezze maturate con la propria relazione, hanno realizzato un universo pieno di allusioni, ispirato al quotidiano, agli spettacoli televisivi, l’industria del sesso e il vasto mondo dell’arte.
In uno scatto si vede Moro sdraiato sul tavolo della colazione, con solo una mezza papaia sull’inguine a coprirne il corpo nudo, mentre Pixy guarda in camera con un cucchiaino in mano per “iniziare la giornata con una buona colazione insieme“: rimanda senza mezzi termini alla pratica giapponese di mangiare sushi dal corpo della donna nuda. Ammicca metaforicamente alla brama di divorarlo, spinta oltre le pratiche culturali e i feticismi più spinti. Lo scatto in cui lei incombe con parecchia saliva su di lui, abbandonato alla sua fragilità, sembra essersi ispirato a una versione ironicamente animata della favola de La Bella Addormentata.
In un altro caso, l’artista, vestita, pizzica il capezzolo di Moro in mutande, davanti al ‘tendaggio’ della loro casa. Questa foto appare come un’esplicita ode al celebre dipinto che ritrae Gabrielle d’Estrées e una delle sue sorelle, opera realizzata da un’anonimo pittore della Scuola di Fontainebleau e conservata al Museo del Louvre. Senza sfuggire alla poetica ironica di Elliott Erwitt, enigmi, analoghi a quelli che circondano da secoli il dipinto, animano lo scatto.
La scelta della copertina gialla, ammicca ai libri cinesi dedicati alla pornografia 黄书, dal nome traducibile in inglese come “libro giallo”. La fotografia che lascia intravedere le sue dita smaltate di rosso mentre pizzicano il capezzolo del suo compagno, potrebbe anche essere una di quelle che hanno spinto la nonna di 101 anni a dirle di “smettere di fare porno“. La verità è che la rappresentazione provocatoria del corpo e della relazione che anima il progetto, offre un’acuta riflessione di quello che consideriamo offensivo e inaccettabile.
Una selezione di scatti di Experimental Relationship, anima anche una personale curata da Holly Roussell allo Xinglinwan Business Center del Jimei District (fino al 3 gennaio 2019), durante la quarta edizione del Jimei x Arles International Photo Festival a Xiamen. Il suo sguardo femminile, forte, audace, emancipato, anche sulle questioni d’amore, arricchisce di sfumature intriganti il Festival di respiro internazionale, dedicato alle frontiere della fotografia e al dialogo tra Oriente ed Occidente. Un contributo finito anche in nomination per il Jimei x Arles Discovery Award 2018 e vincitore del Jimei x Arles – Madame Figaro Women Photographers Award. Il primo premio fotografico dedicato alle donne in Cina, grazie al sostegno di Women in Motion, programma internazionale del gruppo Kering, lanciato nel 2015 per mettere in evidenza il contributo delle donne alle industrie guidate dall’immagine.
For Your Eyes Only (2012 – in corso)
Lavoro iniziato nel 2012 ed ancora in corso, è descritto dall’artista cinese come “una lettera d’amore visiva per un amante intimo. Mi interessa la vita mondana, nel trovare le cose e prenderle in giro, liberandola da ciò che è. Questo progetto è una combinazione di vita quotidiana e performance con un atteggiamento da cattivo. È un’estensione del mio progetto “Experimental Relationship”, che ritrae una relazione femminile dominante“.
Altri progetti
Non si possono dimenticare, inoltre, tutti gli altri progetti come “A Collection of Penises“, “Pimo Dictionary“, “Soft-Heeled Shoes“, “Breast Spray“, “Men as Bags” e “Temple for Her“.
Si può, quindi, dire che la fotografa cinese scherza seriamente sulle dinamiche che condizionano da sempre la relazione tra donne e uomini (forse anche quelle più creative e incuranti del genere). Gioca con i potenti stereotipi di genere che influenzano anche le coppie più moderne per svelarne i meccanismi, spesso così radicati da diventare invisibili.
Link
https://www.fotografiaeuropea.it/fe2019/mostra/pixy-liao/#1554109565923-0e1fe0f1-764a
https://www.objectsmag.it/una-relazione-sperimentale-la-fotografia-intima-di-pixy-liao/
https://www.elle.com/it/magazine/arte/a25360532/artiste-cinesi-pixy-liao/