Petra Collins
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Petra Collins

Petra Collins, nata a Toronto nel 1992, ha iniziato a fotografare da adolescente, all’età di quindici anni quando frequentava la Rosedale Heights School of the Arts. La fotografia, infatti, è stata per lei uno strumento di introspezione e indagine sulla natura femminile. Mostra una natura delicata e intima, che sembra strizzare l’occhio a certe immagini preraffaellite, ma allo stesso tempo anche decisa e ribelle, con un pizzico di follia.

Fotografia dalla serie "Cherry Blossom Girl", Petra Collins
Fotografia dalla serie “Cherry Blossom Girl“, Petra Collins

Sono stati due gli incontri importanti della sua vita: il primo è quello avvenuto col regista americano Richard Kern, che era il suo insegnante alle scuole superiori; il secondo è, indubbiamente, quello con Ryan McGinley, fotografo statunitense. Incontrò Richard Kern mentre lo assisteva durante una ripresa; contemporaneamente, Petra divenne un frequente soggetto del fotografo Ryan McGinley e sarebbe diventata una dei suoi favoriti. La giovane artista avrebbe, così, iniziato ad avventurarsi nel mondo dell’arte, apparendo in esposizioni che hanno caratterizzato il suo lavoro, e curando eventi con il suo collettivo d’arte, “The Ardorous“.

Petra Collins in una foto di Ryan McGinley per "Oyster 104: The Exposed Issue" (2014)
Petra Collins in una foto di Ryan McGinley per “Oyster 104: The Exposed Issue” (2014)

The Ardorous

Nel 2010, la fotografa ha creato, di fatti, il sito “The Ardorous” come piattaforma online per giovani artiste. Reagendo al mondo dell’arte dominato dagli uomini, l’obiettivo del gruppo è quello di mettere in discussione le ideologie contemporanee della femminilità e di di cambiare il ruolo delle donne in altri positivi ed emancipati

Fotografia dalla serie "Feminine Mystique", Petra Collins
Fotografia dalla serie “Feminine Mystique“, Petra Collins

Puoi entrare in un museo come il Met o il MoMA e meno del 5% del lavoro è creato da donne, per non parlare di WoC (Women of Colour)”, dice la fotografa Petra Collins e continua “è difficile per noi vedere un posto nella società dove c’è spazio per produrre e condividere idee per conto nostro“.

Fotografia dalla serie "The Hairless Norm", Petra Collins
Fotografia dalla serie “The Hairless Norm“, Petra Collins

Nel momento in cui comincia a farsi conoscere e a ottenere consensi nel mondo dell’arte – correva l’anno 2013 -, il suo account Instagram viene bloccato a causa di una foto che la ritrae in intimo non depilata. E’ impensabile che bellezza al naturale ancora oggi possa creare disagio e scandalo, eppure è così. Dopo la rimozione del suo account, ha scritto in proposito un saggio per The Huffington Post, parlando contro la misoginia ed informando delle rappresentazioni dei corpi delle donne sui media. Lo scatto censurato ha dato vita a un corpus di lavori che riflettono su quanta misoginia e quanti pregiudizi ci siano nei confronti del corpo delle donne, e di come i media lo espongono, forzandone molto spesso la stessa natura.

Fotografia dalla serie "Vomit Pink", Petra Collins
Fotografia dalla serie “Vomit Pink“, Petra Collins

Discharge

Nel 2014, la prima mostra personale di Collins, “Discharge”, una serie di foto che va dal 2008 al 2014, dai 15 ai 21 anni, [5] è stata ospitata alla Capricious 88 Gallery di New York. “Discharge” ha continuato a spingere la narrazione di una visione più autentica della femminilità e della femminilità che il suo controverso bikini su Instagram aveva iniziato. Collins ha continuato a pubblicare le serie fotografiche come un libro con Capricious Publishing nel 2014.

Copertina di "Discharge", Petra Collins
Copertina di “Discharge“, Petra Collins

Babe

Nel 2015 Petra ha pubblicato un libro intitolato “Babe“, che include il lavoro della stessa Collins e di oltre trenta artiste, provenienti da ogni parte del mondo, che hanno fatto parte del suo collettivo online The Ardorous. Il libro, che presenta una prefazione di Tavi Gevinson (scrittrice, attrice, fashion blogger e creatrice della rivista online Rookie), è incentrato sull’identità femminile e dimostra che il femminismo e la sessualità non si escludono a vicenda.

Copertina di “Babe“, Petra Collins

Sebbene il lavoro sia esteticamente vario, rappresenta un tutt’uno caratterizzato dall’esplorazione dell’identità femminile, esaminando il ruolo di Internet e dei social media. L’intero progetto è accompagnato da un debole per i colori pastello e il millennial pink. Insieme riflettono un inclusivo e distinto punto di vista femminile al quale teenager e giovani donne possono rispondere ovunque.

The Teenage Gaze

Tra i suoi progetti troviamo “The Teenage Gaze“, una serie di ritratti di giovani adolescenti, scattati tra il 2010 ed il 2015, alle prese con la vita di tutti i giorni: scuola, feste, intimità e sessualità. Il suo sguardo è poetico, senza risultare stucchevole, la sua fotografia riesce a mettere in luce le emozioni che contraddistinguono questo particolare periodo della vita e l’inevitabile passaggio verso l’età adulta.

Fotografia dalla serie "The Teenage Gaze", Petra Collins
Fotografia dalla serie “The Teenage Gaze”, Petra Collins

24 hr Psycho

Il progetto “24 hr Psycho” è uno degli ultimi lavori dell’artista e racconta le emozioni di giovani donne in stati di tristezza e sofferenza emotiva: i momenti di vulnerabilità diventano atti di empowerment.

 Fotografia dalla serie "24 hr Psyco", Petra Collins
Fotografia dalla serie “24 hr Psyco”, Petra Collins

La fragilità e l’emotività sono emozioni tipicamente associate al genere femminile: ancora una volta Petra vuole sottolineare queste caratteristiche come un valore aggiunto e vuole mostrare al mondo cosa significhi essere una ragazza che vive l’adolescenza oggi, costantemente a contatto con il mondo dei social media. Queste immagini, profondamente intime e private, affrontano la questione complessa di una generazione.

 Fotografia dalla serie "24 hr Psyco", Petra Collins
Fotografia dalla serie “24 hr Psyco”, Petra Collins

Petra Collins: Coming of Age

La prima monografia della fotografa presenta il mondo di una creatività completamente moderna. Petra sostiene una modalità di rappresentazione inclusiva che ispira le giovani donne a celebrare come vivono ora e la loro libertà nel creare la propria immagine. Quando scatta delle serie, che vanno da autoritratti controversi a lavori emotivamente carichi ed intensamente colorati, opera sulle gioie, l’eccitazione, la noia e la follia di crescere nel regno delle immagini interconnesse di oggi. Rivelando saggi personali, polaroid e contributi delle donne che la ispirano, svela la grazia senza pretese al centro delle campagne per Gucci e Adidas, i film per la Tate e innumerevoli editoriali come fotografa e soggetto.

Copertina di "Petra Collins: Coming of Age", 2017, Petra Collins
Copertina di “Petra Collins: Coming of Age“, 2017, Petra Collins

A questi progetti si aggiungono quelli di “Selfie” e “Making space“. Il primo è una serie ininterrotta iniziata nel 2013, che esamina la cultura del selfie nell’adolescenza femminile e il potere delle giovani donne di creare, curare e distribuire le proprie immagini. Il secondo, invece, è il dietro le quinte fotografico dell’omonimo documentario prodotto nel 2015.

Fotografia dalla serie "Selfie", Petra Collins
Fotografia dalla serie “Selfie“, Petra Collins

Le immagini di Petra Collins hanno la dolcezza di un sogno dalle tinte pastello, ma anche forza e coraggio da vendere. La sua fotografia è caratterizzata da una sensazione femminile e onirica, in parte influenzata da un approccio allo sguardo femminile.

Fotografia dalla serie "Making space", Petra Collins
Fotografia dalla serie “Making space“, Petra Collins

I legami con la ricerca fotografica di Nan Goldin, Cindy Sherman e dello stesso McGinley (per quanto riguarda in particolare le atmosfere), sono innegabili. Le foto di Petra parlano di una bellezza fresca tipicamente adolescenziale e sprigionano un forte senso di libertà. Il suo stile è diventato un vero e proprio codice, un linguaggio visivo indipendente e marchio di fabbrica composto da colori pastello, luci al neon e tanto glamour.

"A Hungarian Dream for Gucci Eyewear (Film)", Petra Collins
A Hungarian Dream for Gucci Eyewear (Film)”, Petra Collins

Tutta la carriera e produzione di Petra Collins si concentra su un unico soggetto preferito: la donna. Gestualità e sguardi femminili sono protagonisti della sua fotocamera, insieme ad atmosfere ‘‘pastello’’ che associano la naturalezza ad un grande nome di artista femminile contemporaneo. Petra vuole celebrare il bello che riscontra nell’essere donna e nell’esprimersi nella più completa innocenza e spontaneità, lontana da canoni imposti dalla società e dalle mode del momento. La dignità del genere femminile viene così ritrovata nella più nitida e semplice foto che stimola il pubblico per fantasticare sulla vita della protagonista e farsi coinvolgere in atmosfere d’avanguardia.

Tierra Whack per Dazed Beauty, Petra Collins
Tierra Whack per Dazed Beauty, Petra Collins

Numerose sono state le collaborazioni con magazine del calibro di Vogue, A Magazine, AnOther, i-D, Dazed e tanti altri. Il sodalizio più interessante è stato quello dell’artista con il brand Gucci diretto da Alessandro Michele, per il quale ha curato un video e diversi lavori commerciali. Un altro lavoro tra tanti che viene subito in mente è quello dedicato a Fenty Puma By Rihanna.

Fotografia dalla serie "FENTY University", Petra Collins
Fotografia dalla serie “FENTY University“, Petra Collins

Inoltre, la carriera di Petra non si limita solo alla fotografia, il suo talento e la sua estetica l’hanno portata a dirigere video come Cardi B – Bartier Cardi (feat. 21 Savage), Envisions ’70s Glam for Bulgari, Selena Gomez – Fetish, A Hungarian Dream for Gucci Eyewear, Spring 2017 Nordstrom , Lil Yachty – “All In”, Lil Yachty – “Keep Sailing” , Break a Sweat for Adidas StellaSport ed altri. Il suo lavoro di regista riflette la stessa estetica colorata e ariosa che si trova nella sua fotografia. I colori glam e la gestione delle luci, dove spiccano quasi sempre elementi scintillanti, contribuiscono a ricreare un mood pop e ipnotico che ormai contraddistingue il suo stile.

Links

https://www.elle.com/it/magazine/a21062752/petra-collins-fotografa/

https://en.wikipedia.org/wiki/Petra_Collins

https://www.collater.al/photography-petra-collins/

https://www.dazeddigital.com/projects/article/29303/1/petra-collins